“PRP” è l’acronimo inglese di Platelet-Rich Plasma, che in italiano significa “Plasma Ricco di Piastrine”. Il PRP è definito come un volume di plasma sanguigno autologo (cioè appartenente al paziente stesso) che ha una quantità di piastrine molto superiore al valore normale.
Si tratta, in pratica, di un concentrato di piastrine ottenuto dal proprio sangue. Le piastrine sono quelle piccole cellule sanguigne che bloccano il sanguinamento delle ferite ma il loro ruolo non si riduce a questo. Infatti, sono anche ricche di fattori di crescita capaci di ridurre l’infiammazione in un tessuto, far produrre collagene, d’incrementare il numero di cellule nell’osso e nei tendini e, in definitiva, di favorire i processi di guarigione e di rigenerazione dei tessuti muscolo-scheletrici. Per tali proprietà, il Prp si è dimostrato da tempo una risorsa importante nel campo della medicina rigenerativa e trova largo impiego in protocolli clinici per la cura di diverse patologie..
La metodica è molto semplice e poco invasiva. Al Paziente viene eseguito un semplice prelievo di sangue venoso, come quando ci si sottopone ad una normale analisi del sangue. Il campione prelevato è poi immesso in una strumentazione speciale e centrifugato. Il movimento centrifugo, con l’aiuto di particolari membrane, porta alla separazione delle varie componenti del sangue.
Una di queste è particolarmente ricca di piastrine ed è convogliata automaticamente in una siringa sterile. E’ importante sottolineare che il sangue prelevato entra subito in un circuito chiuso per evitare qualsiasi contaminazione da parte di agenti estranei. La procedura, inoltre, è molto rapida: appena trenta minuti. Questo è certamente un vantaggio poiché il Paziente può eseguire prelievo e trattamento in un’unica seduta.
Non tutte le strutture sanitarie possono eseguire questo tipo di procedura, ma soltanto quelle che hanno ottenuto apposita autorizzazione dal Centro trasfusionale della Asl competente. Il Centro Medico Cairoli ha ottenuto parere conforme alle prescrizioni di legge ed è stato autorizzato dal Centro Trasfusionale SIT della Asl Umbria 2 a svolgere prelievo autologo per finalità medico-sanitarie con DD n.236 del 20/5/2016
Il Prp viene utilizzato nei seguenti campi di applicazione: Ortopedia e Traumatologia / Medicina dello Sport Medicina Estetica / Dermatologia Ginecologia
L’utilizzo del Prp è sconsigliato per quei pazienti con dimunizione del numero di piastrine o con malattie ematologiche a carico della funzionalità delle piastrine, nonché l’assunzione di farmaci che ne inibiscano l’attività (ad esempio antiaggreganti, aspirina). Prima del trattamento, il paziente viene sottoposto all’esame emocromo citometrico per la conta priastrinica.